Ecco cosa eravamo e cosa abbiamo perso:
“Sarà bene ricordare come Dio aveva creato Adamo ed Eva e quali doni avevano ricevuto: anzitutto i doni soprannaturali (ossia totalmente gratuiti, ricevuti da Dio, al di sopra e al di là della capacità umana di riceverli):
grazia santificante, per raggiungere, con l’apporto della volontà unita a quella di Dio, formidabili gradi di santità;
scienza infusa, con la quale si possono conoscere per rivelazione moltissime cose per apprendere le quali, ordinariamente, occorre studio, sforzo e fatica;
doni mistici abituali (come sappiamo dalla Genesi Dio passeggiava nell’Eden e Adamo “ci parlava”).
Poi i doni preternaturali (questi doni sono conseguenza dei primi e sarebbero stati mantenuti solo a patto che l’uomo non si separasse dalla Divina Volontà):
integrità, ossia pieno dominio delle facoltà superiori (intelletto e volontà) sul corpo, sulle passioni e sui sentimenti, in modo che l’uomo mai poteva essere trascinato da qualche passione insulsa o sentimento malsano, essendo totalmente assente la benché minima forma di concupiscenza;
immunità da ogni malattia e sofferenza;
immortalità;
soggezione di tutto il creato e di tutte le creature a sé.
Infine i doni naturali:
un corpo perfetto, bello, senza alcuna bruttura o imperfezione;
le passioni e i sentimenti perfettamente ordinati ai loro fini retti;
un intelletto lucidissimo e pienamente attivo, una volontà forte e ferma, una memoria lucida e stabile nel conservare i ricordi e nel richiamarli alla mente.
E inoltre, intorno a sé, un creato perfetto, molto più bello e ordinato di quello che possiamo contemplare adesso, a lui totalmente soggetto e di cui goderne tutte le bellezze. Ecco il gioco di amore primordiale: Dio che si compiace di aver riversato questo oceano di doni, l’uomo che ne gongola inabissato e sommerso da tanto amore e, prima della caduta, ricambia il suo Dio con l’amore di tutto se stesso. Tutto questo sarebbe stato mantenuto a condizione di non separarsi dalla Divina Volontà ma mantenersi ad essa unito nell’obbedienza.”