Ho letto “I fioretti di Giovanni Paolo II” della San Paolo, una raccolta di aneddoti che ripercorre tutta la vita del Beato che presto sarà Santo. Ne ho segnati alcuni molto belli che mostrano come egli abbia percorso con fermezza la via della santità fin da giovane. Un sacerdote disse: “Finalmente la curia mi ha ascoltato! Glielo dicevo sempre: fate vescovo Wojtyla. ha la devozione, ha la saggezza e ha la bontà. La differenza tra lui e me consiste nel fatto che io, appena alzato, esco a fumare una sigaretta, mentre lui si inginocchia davanti alla finestra e prega, prega, prega senza fine” (p. 72).
Era un uomo di grande umorismo. Diventato Papa fu al centro delle profezie di Fatima, sia quelle vere che quelle inventate: “Rifacendosi a una delle profezie, un giorno venne chiesto a Giovanni Paolo II se era pronto a <<fuggire dal Vaticano sui cadaveri dei cardinali>>. – Sì, sono pronto – ribatté il Papa – Ma non so se sono pronti i cardinali” (p. 116)